L’argomento della Sissy Maid mi interessa approfondirlo in modo particolare perché mi sono resa conto che c’è molta confusione di questo ruolo. Stiamo parlando di uno schiavo che vuole essere effeminato e vestire i panni di una cameriera o una serva casalinga, in stile “colf” o “governante”, e svolgere quindi i classici lavori da domestica, quali servire la padrona per qualsiasi cosa ha bisogno, lavare, stirare, cucinare, pulire la casa, fare la spesa e tanto altro. Uno schiavo che vuole questo non vuol dire che si sente gay, bisessuale o trans, ma è attratto solo dall’idea di essere utile alla propria Dea nel modo migliore e più giusto, assumendo le sembianze più logiche che si avvicinano al ruolo.
Una Mistress davanti a una Sissy Maid non deve portare psicologicamente e forzatamente lo schiavo a un evoluzione omosessuale, ma soltanto aiutarlo a sentirsi una donna. Non giochiamo mai con la mente degli altri e questa fase io personalmente la ritengo delicata a una evoluzione “mentale” del sottomesso. Sentirsi appagati dalla propria padrona servendola in lavori domestici da donna, è una coscienza molto pratica dell’essere utile nel quotidiano “casalingo” di una Domina.
E’ vero che alcuni uomini si sentano già omosessuali, trans o bisex, e anche che alcuni seguendo questo percorso lo diventano, ma molti Sissy Maid sono semplicemente etero con il desiderio di capire cosa si prova a sentirsi donna. Mettetevi la parrucca, le calze, i tacchi e il grembiulino e fatevi truccare, le faccende di casa vi aspettano.
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