Alla fine è accaduto esattamente ciò che tutta l’industria del cinema porno temeva maggiormente: in California, ora è ufficiale, è passata proprio la legge che rende obbligatorio per tutti i porno attori di infilarsi il profilattico mentre girano i film a luci rosse. La legge, anche nota come “proposition 3” o Measure B è stata praticamente resa obbligatoria dopo che proprio un articolo apparso nell’autorevole giornale Times aveva mostrato che proprio nella California erano presenti la maggior parte delle pornostar affette da diverse malattie venere, come la gonorrea e la clamidia (non per niente la California è anche la capitale mondiale del cinema pornografico).
Proprio dopo l’uscita di quell’articolo l’industria del porno made in Usa si era fermata per dare modo dalle autorità sanitarie di controllare ed isolare gli infetti. Eppure ora, proprio i più scontenti da queste nuove misure sembrano essere gli stessi attori hard che ora tremano all’idea che la loro popolarità sia offuscata insieme alle loro cospicue entrate.
Il super dotato James Deen, si spinge anche più in là, affermando la stessa incostituzionalità della misura, che rischia seriamente di danneggiare gravemente un settore, quello del porno, che non se la passa già da tempo molto bene visto l’affiorare sempre più marcato di siti che offrono video amatoriali a costo zero.
Una vicenda che, alla lunga potrebbe danneggiare anche lo Stato della California per la questione delle entrate fiscali. La maggior parte degli studios si trova infatti a Los Angeles e dunque la “proposition 3” potrebbe avere forti ripercussioni economiche, costringendo tutti i produttori a muovere le riprese in altri posti dove le leggi sono molto meno restrittive. In pratica, è come ipotizzare che Hollywood si trasferisse dall’oggi al domani da qualche altra parte. Avete una idea del danno economico?