Sull’argomento “orgasmo femminile” se ne sono dette praticamente di tutti i tipi ma ancora oggi se ne discute animatamente non solo nei blog ma anche e soprattutto fra gli ambienti scientifici. Come tutti sanno esso può essere vaginale (definito anche –maturo- da Freud) , clitorideo o, per le donne più fortunate, entrambi i tipi nello stesso tempo. L’orgasmo è raggiungibile sia per stimolazione fisica sia anche solo mentale.
Quello che molte donne sanno è che può arrivare sempre oppure, nelle peggiori delle ipotesi non arrivare mai, esso può essere multiplo o solamente solitario e nei casi più intensi può regalare un senso di felicità assoluta detto anche “estasi orgasmica”. In altre parole l’orgasmo femminile è complesso quanto le donne stesse . Il fulcro dell’orgasmo è il clitoride, parte anatomica femminile che, per ironia della sorte, è stata scoperta (buffa espressione) da un certo Realdo Colombo qualche anno dopo la scoperta dell’America…. Correva l’anno 1559 e lo studioso propose di chiamarlo “piacere di Venere” e da allora è riuscito a regalare ai vari sessuologi e ginecologi che si sono succeduti la sfida più difficile e cioè capire lo scopo del piacere femminile. Si perchè al di la del piacere che fa provocare sembra che non abbia una sua precisa funzione.
Se infatti è evidente che per l’uomo l’orgasmo è indispensabile per assicurare la riproduzione non è altrettanto uguale per le donne ed infatti sembra che almeno un 15% delle donne non lo provi affatto.
Gli ultimi ad impegnarsi per risolvere questo mistero sono stati i biologi di una Università finlandese, che hanno prodotto uno studio pubblicato su Animal B che mira ad affermare che l’orgasmo femminile sia completamente inutile ovvero sia privo di funzione evolutiva. Un qualcosa insomma che esiste solo per il divertimento. Ovviamente queste conclusioni hanno sollevato già molte critiche non solo fra le ragazze sexy che si sono sentite in qualche maniera sminuite nelle loro funzioni ma anche nel mondo scientifico dove la teria che gode di maggiore popolarità è che le contrazioni vaginali in una donna che prova un orgasmo aiuterebbero lo sperma nella sua corsa verso l’uovo.
Polemiche o meno quello che è certo è che sull’orgasmo femminile ancora non si è scritta la parola fine e l’argomento ci riservirà diverse novità nei prossimi anni.