Il sesso anale è certamente una pratica che affonda le radici nella antichità ed ha una tradizione sicuramente più frastagliata del rapporto sessuale classico. Se infatti già nella Grecia classica era considerato e molto praticato al pari dell’altro rapporto sessuale, nella Roma Imperiale assume principalmente una connotazione dominante, un modo quindi spesso anche violento, per esprimere la dominazione di un padrone su di una schiava o uno schiavo. Con l’arrivo del Medioevo, la pratica della sodomia –quasi sempre intesa come violenza sessuale- venne sempre giudicata immorale e punita addirittura con il rogo, finopraticamente all’alba del 1700. La Chiesa infatti non fece mai distinzione se si trattasse di rapporto consenziente o no, giudicando la pratica semplicemente “immorale e abominevole”. Questa credenza è rimasta cosi radicata nella cultura occidentale che in diversi stati americani, solamente nel 2003 si è abolita la legge che vietava il sesso anale.
Secondo statistiche recenti, nonostante il sesso anale sia spesso un tabù, quasi la totalità degli uomini intervistati avrebbe avuto almeno una fantasia di praticare la sodomia. Mentre un uomo su tre lo praticherebbe con una certa regolarità. Nel mondo femminile invece la situazione è radicalmente diversa e spesso il sesso anale è pieno di pregiudizi. Solo il 25% delle donne intervistate lo avrebbe sperimentato e solamente un terzo di queste, avrebbe dichiarato di aver provato piacere nel farsi sodomizzare.
Il problema principale del sesso anale è che il retto possiede terminazioni nervose in quantità assai inferiori rispetto alla vagina. E’ quindi molto più difficile che il piacere si scateni in maniera naturale Per questo motivo è il fattore psicologico che influisce in maniera determinante per una riuscita soddisfacente. La complicità ed il dialogo devono essere i due elementi fondamentali per trasformare il sesso anale in un grande piacere. Inoltre questa pratica deve essere eseguita con alcune cautele. La posizione, per fare un esempio, è fondamentale anche a livello psicologico: è sicuramente una buona norma lasciarla quindi scegliere al partner passivo, in modo che si possa sentire a proprio agio nel ricevere la sodomia e non la viva invece come un’imposizione.