Il sesso come arma di scambio o di ricatto non lo abbiamo di certo inventato noi… ma ora sembra che anche le giovani studentesse abbiano capito che per ottenere un bel voto, una promozione, o l’ammissione a qualche facoltà universitaria potrebbero in qualche modo scendere a compromessi. Scioccati? No, nemmeno troppo…. se si legge l’esito dell’indagine promossa dal sito UniversiNet, il portale di riferiemento per tutti gli studenti che si apprestano ogni anno a preparare i test per le ammissioni alle università a numero chiuso. Dal nutrito campione di studenti che hanno risposto al questionario online, emerge infatti una tendenza a considerare la prestazione sessuale come una merce di scambio per ambire ad un bel voto. Le percentuali dicono che sarebbero ben il 57% delle donne e il 39% degli umini che non disdegnano l’idea di prestare il loro corpo per una sporadica sveltina con il professore o la professoressa di turno se poi la cosa potrebbe appunto favorirli nel loro percorso scolastico. Ma sono proprio le ragazze che sembrano le più agguerrite e decise forse perchè hanno finalmente compreso fino in fondo il patrimonio che posseggono in mezzo alle gambe e quindi, senza probabili esitazioni, tentennamenti morali e senso del pudore, sono disposte ad usarlo al meglio. Del resto, sono ormai anni che molte ragazze arrotondano la paghetta dei genitori facendo le studentesse in cam, una professione che ha avuto un vero e proprio boom nell’ultimo periodo .